27 gennaio 2015

70 anni fa l'Armata rossa libera il campo di concentramento di Auschwitz

27 gennaio 1945: l'Armata rossa sovietica entra nel campo di concentramento di Auschwitz, libera i prigionieri superstiti e constata il disumano sterminio ebreo da parte della Germania.
Oggi in tutto il mondo si celebra quindi la Giornata della Memoria, per non dimenticare le atrocità commesse dallo Stato nazista di Adolf Hitler e non solo.
La cancelliera tedesca Angela Merkel, presente ad una cerimonia di commemorazione a Berlino, esprime tutta la sua vergogna per i fatti commessi in passato dalla sua nazione.
Queste le sue dichiarazioni: "Quel che è accaduto ci riempe di grande vergogna. Perché sono stati i tedeschi ad essersi resi colpevoli di tanto dolore; non dobbiamo dimenticare che i tanti milioni di vittime sono una nostra responsabilità".
Un ricordo indelebile per un popolo, quello ebraico, che non potrà mai dimenticare uno dei crimini dell'umanità più efferati della storia.
Ma non toccherà solo agli israeliti non dimenticare: tutti i cittadini di ogni parte del pianeta devono scagliarsi contro ogni forma di razzismo, etnica, religiosa o di pelle.
Tale annientamento non dovrà più ripetersi e bisognerà ricordarlo sempre, anche quando l'ultimo sopravvissuto sarà deceduto.

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